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Controllore Centrale di Impianto. Cosa c’è da sapere

Il Controllore Centrale di Impianto, o CCI, è il dispositivo obbligatorio per i detentori di impianti di produzione di energia elettrica superiori a 1MW, connessi in Media Tensione, come previsto dalla delibera Arera 540/2021/R/EEL del 2021.

La norma CEI 0-16, elaborata dal Comitato Elettrotecnico Italiano di concerto con l’Autorità per l’energia (Arera), stabilisce i criteri tecnici relativi alla connessione degli utenti alle reti elettriche in Alta e Media Tensione su tutto il territorio nazionale. Inoltre, fornisce la definizione del nuovo dispositivo di cui devono dotarsi gli utenti: il Controllore Centrale di Impianto (CCI).

Il CCI adempie a funzioni controllo e monitoraggio necessarie per la gestione del mercato di dispacciamento, acquisendo in tempo reale le misure relative alle grandezze elettriche dell’impianto e inviandole ai gestori della rete, che in questo modo potranno regolarne la sua partecipazione attiva al mercato di dispacciamento.

Ci sono delle differenze tra impianti nuovi e impianti in esercizio. Gli impianti nuovi entrati in esercizio dopo il primo aprile 2023 sono soggetti alla Delibera 540/2021; gli impianti già esistenti devono invece effettuare un adeguamento tecnico alla delibera entro il 31 Maggio 2024, e hanno diritto ad incentivi forfettari decrescenti in base alla assunzione della dotazione:

€ 10.000, entro il 31 luglio 2023
€ 7.500, entro il 31 ottobre 2023
€ 5.000, entro il 30 gennaio 2024
€ 2.500, entro il 31 maggio 2024.

Il CCI deve assolvere agli obblighi di osservabilità imposti da Terna, svolgendo le funzioni PF1 (Prestazioni Funzionali Obbligatorie) e, potere implementare le funzioni opzionali e facoltative PF2 e PF3.

La scelta del CCI quindi, pur se agevolata da incentivi fiscali importanti anche se decrescenti, è di fondamentale importanza e deve tenere conto non solamente della qualità e affidabilità dell’hardware, ma dell’affidabilità di tutto il processo di dotazione, che inizia (o dovrebbe iniziare) con un piano di adeguamento capace di evidenziare eventuali carenze tecniche e di infrastruttura, con l’espletamento delle pratiche amministrative e burocratiche e con l’installazione. Tutta questa filiera deve tradursi in un flusso di dati accurato e impeccabile, sia per la serenità nei rapporti con gli enti, sia per la propria capacità di gestione.

La grande esperienza di Ego Energy nella Digital Energy ha permesso di elaborare una proposta sul Controllore Centrale di Impianto che è oggi a disposizione di tutti i soggetti coinvolti dall’obbligo.